Oerland 6. Dalle Alpi al Sahara
Pronti per ricominciare! Parte in questi giorni la nuova avventura di OVERLAND e questa volta seguirà un percorso interamente montano in onore dell’Anno Internazionale delle Montagne.
Mezzi e uomini Sirio Film seguiranno passo passo l’intera avventura. Le riprese vengono seguite dallo stesso gruppo di lavoro, forte dell’esperienza maturata nelle precedenti edizioni di Overland.
Attraverso una iniziativa tutta italiana, il lavoro Sirio Film viene portato per due volte in tutto il mondo: una prima volta in viaggio, al seguito della carovana Overland, e una seconda volta in video, anche via satellite, grazie alla diffusione in tutto il mondo.
Due anni e mezzo dopo, riparte l’avventura. Avevamo lasciato i quattro ormai mitici camion arancioni alla vigilia del Natale 1999, in quel di Roma, capolinea della quinta spedizione della banda di Beppe Tenti, il cui ultimo itinerario aveva toccato i luoghi dove più forte è la sofferenza umana: Vietnam, Laos, Cambogia, Paesi che stanno cercando faticosamente di ricostruirsi un futuro nonostante le tragedie di un passato ancora troppo vicino. E poi ancora, Afghanistan, Iran, Iraq, Egitto, Israele, i territori della ex Jogoslavia. Li ritroviamo adesso, forse affaticati dal peso di cinque straordinarie lunghe avventure e dagli oltre 170 mila chilometri percorsi dal 1995 (pari a circa quattro volte la circonferenza della terra) in 660 giorni di viaggio attraverso 91 Paesi, ma pronti a scrivere un altro affascinante capitolo di unÂ’avventura che si è proposta l’ambizioso obiettivo di tracciare un ritratto del nostro pianeta all’alba del nuovo millennio esplorandone gli angoli più remoti a tutte le latitudini.
Overland 6 proseguirà ovviamente sulla strada tracciata, assumendo un significato ulteriore. Il 2002 è stato infatti battezzato dall’ONU (Organizzazione Nazioni Unite), con il sostegno della FAO, “Anno Internazionale delle Montagne”, con lo scopo di promuovere la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna, assicurando così il benessere delle comunità montane e delle popolazioni delle pianure. La cerimonia ufficiale di inaugurazione, avvenuta al Palazzo di Vetro dellÂ’Onu lo scorso 11 dicembre, ha visto protagonista proprio un filmato di Overland, unica spedizione in camion a toccare tutte le montagne più alte, ed è stato riproposto in Italia, a Roma, nella sede della FAO, a metà dello scorso mese di febbraio e in questi giorni al Filmfestival della Montagna di Trento. Proprio in onore dell’Anno Internazionale delle Montagne, Overland 6 seguirà questa volta un percorso montano: 20 mila chilometri circa, attraverso 20 Paesi, a unire idealmente in quello che è stato ribattezzato “Anello Azzurro del Mediterraneo” le montagne di tutta l’area mediterranea, proponendosi di portare un messaggio di aggregazione culturale delle civiltà costiere appartenenti ai tre Continenti interessati dal viaggio, ovvero Europa, Asia e Africa. Un’avventura di oltre cinque mesi, con partenza da Genova il 7 maggio e ritorno nella stessa città ligure previsto per il 13 ottobre, attraverso Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Cipro, Siria, Libano, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Spagna, Principato di Monaco, Francia.
Protagonisti della spedizione, come di consueto, i quattro camion Iveco arancioni modello 330.30 ANW 6×6, equipaggiati con motore 8 cilindri a “V” di 12.763 cc da 306 cv/225 kW e coppia massima di 1.120 Nm/114 Kgm a 1.400 giri, cambio ZF 4S120GP 8+8 marce, sospensioni a balestra e freni a tamburo, opportunamente allestiti da Mussa & Graziano per le necessità di Overland. Si tratta in pratica degli stessi mezzi che già hanno affrontato le precedenti cinque spedizioni. Veicoli quindi perfettamente autosufficienti, che ospitano mensa, dormitorio con doccia e WC, box officina e cisterna per il carburante di scorta (capacità : 4 mila litri di gasolio). In appoggio ai quattro celebri mezzi, Iveco fornirà altresì un Torpedo 40.10 WM da 6 posti allestito anch’esso da Mussa & Graziano, spinto da un motore 2,5 litri sovralimentato da 103 cv abbinato ad un cambio 5+5 marce e due Daily Combi 35.10 W allestiti da Iveco, capaci di trasportare 9 persone, equipaggiati con propulsore 2,5 litri sovralimentato da 110 cv e cambio 5+5 marce.
Complessivamente la spedizione sarà composta da 15 persone, capeggiate ovviamente da Beppe Tenti, vera anima di Overland. In particolare, il gruppo sarà composto da 7 autisti cui si affiancheranno Gianni Carnevale in qualità di coordinatore, due operatori per le riprese televisive, un fotografo, un medico e due studiosi ed esperti di trekking, Giancarlo Corbellino e Michele Dalla Palma, che compiranno percorsi di trekking sulle montagne attraversate. Denominato “Camminamediterraneo”, il progetto si propone di studiare in chiave comparativa gli ecosistemi e le civiltà di montagna dei tre Continenti interessati alla spedizione (Europa, Asia, Africa) al fine di documentare diversità e aspetti simili. A tale proposito sono previste non solo scalate alle vette più alte, bensì anche trekking lungo le storiche carovaniere seguite nel corso dei secoli da commercianti, pellegrini, soldati, pastori.
Mezzi e uomini Sirio Film hanno seguito passo passo l’intera avventura. 10.800 minuti di girato pronti per essere selezionati, montati e trasmessi sulle reti RAI.
Le riprese sono state seguite da sei operatori Sirio Film, lo stesso gruppo di lavoro che, forte dell’esperienza maturata, ha seguito le precedenti edizioni di Overland.
168 giorni di viaggio con 1051 ore di guida, 21 stati attraversati nei 35.000 kilometri percorsi (Italia, Francia, Svizzera, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Federazione di Serbia e Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Siria, Libano, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Sahara Occidentale (Saharawi), Mauritania, Marocco, Spagna, Francia, Italia).
Il team è sempre guidato da Mr. Overland, Beppe Tenti, coadiuvato nel suo lavoro da un medico, un responsabile tecnico, otto autisti (di cui quattro Carabinieri e due donne), due operatori Sirio Film, un fotografo alpinista, un geografo alpinista, due reporter.
Questo sesto capitolo arricchisce la storia di Overland con l’omaggio ad un ambiente fragile e maestoso come la montagna, a cui le Nazioni Unite hanno ufficialmente dedicato il 2002. Nel corso dei loro viaggi ai quattro angoli del pianeta, Overland aveva toccato tutti i principali rilievi della terra, dall’Himalaya alle Ande, in questa edizione, l’attenzione si sposta alla scoperta dei paesi, dei popoli e dei paesaggi che come noi si affacciano al Mediterraneo.
Queste terre vicine ma sottovalutate a favore di orizzonti lontani, non tenendo conto della infinita ricchezza di suggestioni e di fascino che esse donano.
Gli ingredienti per un impresa in grande stile ci sono stati tutti e in grande quantità . Sia in Italia, l’hanno percorsa tutta dalla Sardegna alla Sicilia, dagli Appennini alle Alpi, sia negli altri paesi. Dai Balcani, dove si sono documentate le ricostruzioni avvenute dopo i tristi episodi di guerra intestina, in Bosnia e Croazia e negli altri paesi dell’ex Jugoslavia. Dai luoghi magici della Grecia al medio oriente, in Turchia, in Libano, in Siria, in Giordania e poi il deserto. Il Sahara, dopo aver percorso i luoghi santi dell’Antico Testamento e la penisola del Sinai e dopo, la Libia, dove abbiamo avuto modo di vedere le rovine delle antiche città romane e le incredibili oasi che improvvisamente appaiono e le dune più grandi del mondo, poi la Tunisia. Come non ricordare le sabbie roventi dell’Algeria, insieme alla scoperta delle incredibili meraviglie che la natura ha creato con la forza del vento. Poi il Marocco e le aspre vallate dei Monti dell’Atlante con le comunità berbere. Il ritorno attraverso la Spagna, la Francia e lÂ’Italia fino a Genova.
Un viaggio che ci ha entusiasmato, entusiasmo che contiamo di trasmettere ai telespettatori in occasione della messa in onda su RAIUNO della sesta serie di Overland. L’ avventura continua.
(Fonte immagini: overland.org)